giovedì 25 febbraio 2010

IL DDL LAZZATI PASSA ALLA CAMERA

ORA IL SENATO FACCIA LA SUA PARTE NELL’INTERESSE DELLA DEMOCRAZIA


E’ grande la soddisfazione per l’approvazione alla Camera dei Deputati del disegno di legge Lazzati, strumento legislativo dirompente ideato dall’ex giudice di Cassazione Romano De Grazia con il suo Centro Studi.

Ricordiamo che il DDL Lazzati è una porta chiusa al voto di scambio perché spezza e limita fortemente la contaminazione mafiosa dalla procedura elettiva dei candidati in elezioni locali e nazionali, punendo ogni atto di propaganda elettorale da parte dei pregiudicati e punendo anche chi ne ha ricevuto gli illeciti benefici.

La storia travagliata di questo disegno di legge appoggiato e sostenuto da enormi settori della società civile nazionale, è la storia di una classe politica e di governo che negli anni ha riconosciuto nella sua portata normativa un nemico ai propri interessi.

Il nostro ringraziamento va al giudice Romano De Grazia per la sua passione disinteressata, contro tutti e tutto. Forte, per il solo amore della legalità contro le avversità e gli impedimenti che in questi anni sono stati messi numerosi alla sua proposta di legge.

Un ringraziamento in particolari va a quanti, esponenti del mondo della politica, hanno voluto manifestare in modo concreto il loro no deciso alla criminalità organizzata presentando e sostenendo nelle aule parlamentari il DDL. Prima fra tutti, l’onorevole Angela Napoli, persona di riconosciuto spessore e di comprovata moralità che paga il suo impegno per la Calabria con una vita blindata e sotto scorta.

Proprio i gridi di allarme lanciati negli ultimi mesi della parlamentare componente della commissione nazionale antimafia, non ci possono lasciare indifferenti. Le minacce, gli ostruzionismi, gli assalti al carro di una legge giusta preoccupano notevolmente.

Ci chiediamo perché 35 deputati di un partito si sono astenuti e 7 hanno votato contrariamente. A chi giova un simile atteggiamento parlamentare? A quale democrazia giova l’infiltrazione dell’antistato nello Stato? No. Non ci stiamo e vogliamo delle spiegazioni perché la criminalità organizzata si combatte con compattezza ed unità. Le finalità di questa legge non ci spaventano e chi ne ha timore ha qualcosa da nascondere.

Ora il DDL Lazzati passerà all’esame del Senato. Ci auguriamo e vigileremo perché ci sia senso di responsabilità e l’iter non venga bloccato da moti di ostruzionismo e da indegni favori alle organizzazioni criminali.

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