L’Associazione universitaria calabrese Ulixes esprime grande soddisfazione per la convenzione stipulata tra il Comune di Catanzaro e la Direzione Generale degli Archivi al Ministero per i Beni e le Attività Culturali atta a definire la nuova sistemazione dell’Archivio di Stato di Catanzaro.
Già da alcuni anni Ulixes si era attivata per spingere gli enti locali e l’opinione pubblica ad interessarsi ad una delle più importanti istituzioni culturali presenti in città, facendo, tra l’altro, attivare, dal Ministero, la procedura che garantisce i tirocini di ricerca per gli studenti universitari in Archivio.
Da troppo tempo una generale indifferenza aveva consentito che locali inadeguati custodissero un bene troppo importante per essere mantenuto in condizioni che ne stanno compromettendo la sopravvivenza. Una sala studio separata dal deposito, che poi è l’archivio vero e proprio, ha costituito per decenni un contesto di rischio per la salvaguardia delle preziose carte. Si pensi alle intemperie alle quali faldoni e fascicoli contenenti carte vecchie di secoli (dal Medioevo ai giorni nostri) sono stati esposti per essere trasferiti, ad ogni richiesta degli utenti, dai sotterranei dell’ex convento dei Domenicani (oggi comando regionale della Guardia di Finanza) e in cui il deposito è ubicato, alla sala studio in un edificio ottocentesco della stessa Piazza del Rosario.
Il complesso dell’ex Mattatoio, più tardi Le Botteghe, concesso dal Comune di Catanzaro, sarà adattato dal Ministero dei Beni Culturali ad ospitare l’immenso patrimonio documentale dell’Archivio catanzarese, scrigno della memoria storica del territorio calabrese e del Mezzogiorno, le cui informazioni, i dati conservati, un giorno, anche lontano ci potranno consentire di continuare a scrivere sulla storia della nostra città e della nostra regione.
La costituzione di un centro-laboratorio di restauro della carta e del libro antico, tra i pochi in Italia, che il Ministero ha intenzione di costituire nei nuovi locali dell’Archivio di Stato, oltre ad una sala studio di tutto rispetto e ad un deposito tecnologicamente avanzato rappresentano un elemento centrale per le future politiche culturali del capoluogo. Tutto ciò gratifica gli sforzi di quanti, dall’Amministrazione comunale alle associazioni, ai cittadini, in qualche caso catanzaresi emigrati, agli stessi dipendenti dell’Archivio di Stato, archivisti e collaboratori, in anni e anni, a vario titolo, si sono spesi per accendere i riflettori su una vera e propria emergenza culturale e civile. Per tutti loro, per tutti noi, per l’intera città e la provincia, diremmo per l’intera Calabria, si tratta di una grande vittoria, da condividere. Ed è proprio interpretando i sentimenti di tutte queste persone che un associato di Ulixes, il giovane storico Salvatore Bullotta, dottorando presso il dipartimento di storia moderna e contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma, collaboratore dell’Assessorato alla Cultura del Comune e archivista dell’Archivio storico comunale, ha assistito, per gentile concessione del Sindaco Olivo, alla firma della convenzione in Ministero lunedì scorso.
La consapevolezza di essere stati testimoni di un momento positivamente significativo della storia civica della città, ci rende fiduciosi in un nuovo rinascimento culturale e umano per la nostra comunità. Ripristinare la memoria collettiva che un Archivio di Stato rappresenta, vuol dire porre le basi di un discorso sull’uomo e del cittadino, rispettoso del suo passato e perciò attento al suo presente. Anche la prossima apertura dell’altro archivio storico, quello comunale, presso il Complesso Monumentale del San Giovanni, costituisce una tappa di questo percorso.
Alla direzione dell’Archivio di Stato si chiede, invece, di provvedere all’agognato ritorno della carte provvisoriamente trasferite a Lamezia Terme non appena, entro il 2010, la nuova sede nell’ex Mattatoio sarà riadattata e pronta ad essere inaugurata.
I ringraziamenti di Ulixes vanno dunque, al primo cittadino On. Olivo e all’Assessore alla Cultura Argirò, promotore in Giunta di tale soluzione per l’Archivio di Stato catanzarese, che in meno di un anno, trovando la sinergia con l'ex Direttore Regionale dei Beni Culturali Raffaele Sassano, oggi diregente generale al Sottosegretariato Generale, col responsabile sicurezza del patrimonio culturale che ha curato il progetto ing. Paolo Iannelli, naturalmente col Direttore generale degli Archivi Luciano Scala e l'attuale Direttore dei Beni Culturali per la Calabria Francesco Prosperetti, ha condotto in porto l'operazione.
L'Associazione, infine, augura all’Amministrazione comunale di continuare ad occuparsi di tutte quante quelle emergenze bisognose di interventi che si manifestano nella vita della nostra amata città, con la medesima solerzia con cui si è adempiuto alla pratica relativa all’Archivio di Stato.
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